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    Mattarella a Forlì per l’apertura dell’anno scolastico incontra le vittime del fango: “Presidente non dimentichi la Romagna”

    FORLì – A quattro mesi dall’alluvione che a maggio ha colpito l’Emilia-Romagna, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è a Forlì per l’inaugurazione dell’anno scolastico 2023-2024, con diretta Rai “tutti a scuola”, assieme ai ministri dell’istruzione e del merito Giuseppe Valditara e del lavoro e politiche sociali Marina Elvira Calderone. Il presidente è stato accolto all’istituto tecnico Saffi-Alberti. […] LEGGI TUTTO

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    Libri scolastici più cari e introvabili, scatta già allarme per il prossimo anno

    La crisi non risparmia neppure i libri di testo scolastici. I rincari dei trasporti e del costo della carta per stamparli potrebbe ritardare la consegna dei testi alle librerie. E determinare aumenti dei prezzi di copertina. Già lo scorso anno qualche ritardo si verificò. Ma fra due mesi la situazione potrebbe peggiorare. L’allarme arriva direttamente […] LEGGI TUTTO

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    Valditara: “Un piano per la scuola nel Sud. In aula tutto il giorno nelle aree difficili”

    Roma — Da alunno studiava «quel che mi piaceva di più, soprattutto», da ministro si racconta «pratico, concreto e un po’ idealista». A quasi un anno dalla nomina all’Istruzione e al Merito, Giuseppe Valditara, dietro la scrivania, ordinatissima, che fu di Benedetto Croce, riparte dalla sua prima campanella suonata da viale Trastevere: «È stato un […] LEGGI TUTTO

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    Scuola, dagli zaini all’alimentazione, i 10 consigli dei pediatri per il rientro

    Postura, zaini, alimentazione, gestione del tempo e dello stress: ecco i 10 consigli dei pediatri dell’Istituto per la Salute dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù per aiutare genitori e figli ad affrontare il ritorno a scuola.
    Sul portale dell’Ospedale è a disposizione delle famiglie un’intera sezione dedicata alla scuola con altri suggerimenti utili e approfondimenti su temi specifici come l’inserimento dei bambini nella scuola dell’infanzia e nella scuola primaria.
    Ecco il decalogo del Bambino Gesù per tornare a scuola.
    1. Preparare lo zaino insieme. Una cartella leggera, resistente e ben organizzata, posizionando i libri pesanti vicino alla schiena e indossando entrambe le bretelle in modo comodo e sicuro.
    2. Incoraggiare la giusta postura: va spiegato ai bambini come sedersi dritti, appoggiati allo schienale, con le braccia sul banco, favorendo così la concentrazione e il comfort durante le lezioni.
    3.Una passeggiata per andare a scuola. Promuoviamo il movimento attraverso piacevoli attività, come camminare a scuola o giocare all’aperto, per mantenere mente e corpo attivi.
    4. Una buona alimentazione per rimanere concentrati. Bilanciare i pasti principali con spuntini sani, fornendo la giusta quantità di calorie per l’età del bambino e dell’adolescente. Uno spuntino adeguato dovrebbe fornire il 5-10% delle calorie giornaliere, dunque variare – in base all’età – tra le 80-100 calorie di un bambino di 6 anni e le 180-200 calorie di un adolescente.
    5. La gestione del tempo, tra studio e gioco. Stabilire orario fisso per i compiti a casa, prevedendo momenti di riposo, studio e attività sportive, per una routine equilibrata.
    6. Condividere le esperienze scolastiche. Mostriamo interesse per la giornata scolastica, chiedendo non solo delle lezioni ma anche delle amicizie e delle esperienze condivise, creando un dialogo familiare.
    7. Ognuno ha i suoi tempi. Notare eventuali difficoltà senza allarmarci, rispettando il ritmo di apprendimento del bambino, specialmente nella lettura e nella scrittura.
    8. Un supporto senza stress. Sostenere i ragazzi nel prendersi cura dei propri impegni senza esagerare, rendendo l’apprendimento un’esperienza gratificante, non stressante.
    9. Rispettare l’autonomia offrendo supporto e dialogo senza invadere la privacy, rispettando la loro autonomia e immagine sociale.
    10. Insieme per crescere: comunicare ai ragazzi che genitori e insegnanti lavorano insieme per comprendere e superare le difficoltà, creando un ambiente di supporto. LEGGI TUTTO

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    La maestra emigrata: “Dal Sud a Brescia per un posto fisso ma dello stipendio mi resterà poco”

    «Sono salita a Brescia con l’auto. Da Messina a Livorno in nave, 60 euro, lo spostamento più economico. Poi in macchina, caricata sul traghetto, da Livorno alla mia nuova casa. Ho viaggiato insieme a una collega, da sola non ce l’avrei fatta». Daniela Sturiale, 41 anni, separata, senza figli, ha risposto subito alla chiamata del […] LEGGI TUTTO

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    Scuola, la fabbrica dei supplenti

    «Ti chiedo scusa se non ci sarò, anche se la colpa non è mia. Forse ti passerà la voglia di afferrare la matita, fare merenda, girarti dalla parte di chi ti chiama perché per te non sarà più una voce familiare. Ti chiedo scusa se sarai arrabbiata e non lo saprai dire». La lettera aperta […] LEGGI TUTTO

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    Stefano, architetto a Bologna: “Basta partita Iva, farò l’insegnante anche se non sono esperto di bambini”

    Sono pizzaioli, gioiellieri, artigiani, manager, artisti di vario genere. Della scuola non sanno nulla: non ne conoscono il funzionamento, e non avevano mai pensato di stare in cattedra. Finché ad un certo punto della loro vita hanno deciso di mandare una Mad, una domanda di “messa a disposizione”, alle scuole per diventare maestri. Stefano, 43 […] LEGGI TUTTO

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    I tagli: una scure su salari e studenti. Partenza in salita

    La scure temuta sul mondo della scuola? Una su tutte: il mancato rinnovo del contratto. Quei 124 euro mensili lordi che il ministro Giuseppe Valditara ha faticosamente portato a casa per il triennio 2019-21, non bastano più. Le attese, in tempi in cui l’inflazione ha eroso gli stipendi, sono alte. Ed è sui salari che gli insegnanti e, ovviamente, i sindacati, tremano dall’indomani dell’uscita del ministro Giancarlo Giorgetti, che tiene i cordoni della borsa: «Sarà una legge di bilancio complicata, non si può fare tutto».

    Molti docenti rinunciano a partire: “Costretti a restare precari ma a casa”

    Affitti troppo cari al Nord: i prof rifiutano il posto fisso

    di Ilaria Venturi

    23 Agosto 2023

    Le richieste di Valditara
    Sulla scuola il titolare dell’Economia non ha fatto previsioni di tagli, mentre già ci sono per la sanità. Sul tavolo ci sono le richieste che il collega Valditara ha messo nero su bianco e per le quali si batterà. Un elenco che tiene dentro l’artiglieria pesante: il contratto per il triennio 2022-24 e la partita complicata degli organici. La scuola ripartirà a settembre, di nuovo, con più di 200 mila precari, stimano i sindacati. E i supplenti, si calcola 117 mila, saranno in particolare sul sostegno, a svantaggio della parte più fragile degli studenti. Poi ci sono i soldi per i docenti tutor, una delle riforme bandiera del ministro all’Istruzione e al Merito. Trovati i 150 milioni per farli partire nelle quarte e quinte di licei e istituti superiori ce ne vorranno almeno il triplo per estenderli alle altre classi.

    Corsa contro il tempo per trovare docenti di ruolo: ne mancano oltre 14mila

    di Salvo Intravaia

    28 Luglio 2023

    Gli interventi nel Mezzogiorno
    L’elenco è lungo, Viale Trastevere batte cassa con almeno una ventina di voci da esaudire. E tra queste anche i soldi per aumentare gli ispettori e gli investimenti contro la dispersione scolastica, in particolare per finanziare il piano Agenda Sud che prevede interventi mirati nelle scuole del Mezzogiorno. Un libro dei sogni? Valditara si è incontrato con Giorgetti a luglio e si limita a dire: «Ho trovato grande disponibilità e sensibilità». Ma già ad agosto lo scenario è quello di una manovra tra i 25-30 miliardi, chi dice anche oltre.
    Il rinnovo del contratto
    «Trovo incredibile che si scopra adesso che serve una manovra di questa entità», osserva Gianna Fracassi, segretaria della Flc-Cgil. E attacca: «Le dichiarazioni del ministro Giorgetti sono preoccupanti, per quanto ci riguarda nella legge di bilancio ci devono essere risorse per un contratto già scaduto da un anno e mezzo e che deve rispondere dell’erosione degli stipendi negli ultimi 18 mesi. Per noi è imprescindibile mettere queste risorse». Insomma, i sindacati già si agitano e pure il mondo della scuola vede nero, abituato com’è ad essere trattato da Cenerentola. «Prendiamo atto delle difficoltà che il governo sta prospettando», dichiara la segretaria della Cisl scuola Ivana Barbacci, mettendo bene in chiaro che il rinnovo del contratto deve essere una priorità.

    Scuola, assunzioni nuovi presidi: maggioranza al Nord e il Sud rimane scoperto

    di Salvo Intravaia

    08 Agosto 2023

    Investire nella scuola
    «Ci aspettiamo che si investa nella scuola e nella valorizzazione del personale», insiste. Il contratto firmato a luglio per il comparto Istruzione, Università e Ricerca ha pesato per 2 miliardi. «La categoria si aspetta risorse adeguate», insistono i sindacati, perché pesa sempre di più l’impoverimento anche per la classe dei docenti e lo si è già visto nelle rinunce alla cattedra di ruolo da parte di chi vive al Sud perché impossibilitato a sostenere le spese di un trasferimento al Centro Nord. «Altro che tagli, ci vogliono investimenti sulla scuola», dice Rino Di Meglio della Gilda. «In legge di bilancio abbiamo chiesto più di un miliardo per scuola e università, almeno 300 milioni servono per garantire l’organico aggiuntivo per il Pnrr approvato solo per tre mesi sino a dicembre. Altri 400 milioni servono per tutelare chi lavora lontano dalla propria città», spiega Marcello Pacifico di Anief, Insomma la partita è aperta. E sarà complicata. LEGGI TUTTO